Nell’ultimo decennio o giù di lì, abbiamo assistito a un’esplosione di terapie di guarigione e canali di spiritualità con cui possiamo collegarci. Reiki, theta healing e la guida degli angeli sono solo alcuni di essi. Ma c’è una filosofia che è uno dei sistemi di credenze più antichi del mondo che risale a quasi 30.000 anni fa ed è ancora prevalente in alcune culture in tutto il mondo. Lo sciamanesimo è una pratica spirituale tradizionale nota per essere iniziata in Siberia e Mongolia. Nei tempi antichi, i suoi praticanti venivano chiamati stregoni o “sacerdoti del diavolo”, poiché gli sciamani hanno il potere di entrare in trance a volontà. Per capire bene, gli sciamani sono guaritori che possono entrare in stati alterati di coscienza, connettersi con il mondo degli spiriti per riportare informazioni a scopo di guarigione e aiutare gli individui a diagnosticare il loro problema usando la conoscenza che raccolgono.

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Quindi quali sono gli strumenti e le tecniche?

Gli sciamani usano tecniche e strumenti elaborati per svolgere i loro rituali. Questi possono variare, ma l’essenza principale rimane la stessa. Per esempio, i tamburi e i sonagli sono elementi essenziali. Tuttavia, in alcune parti del mondo, possono non essere affatto necessari. L’attenzione principale è su quanto efficacemente lo sciamano può connettersi con le energie richieste per la guarigione. Il distacco dall’ego e dall’orgoglio sono le lezioni principali che uno sciamano cerca di padroneggiare. La compassione e l’empatia sono abilità necessarie per essere uno sciamano di successo.

Alcune delle tecniche usate includono il recupero dell’anima, la canalizzazione degli spiriti, la guarigione con le pietre e il tubo sacro. In ognuno di questi processi, lo sciamano viaggia verso altri mondi. Tuttavia, egli/ella mantiene il controllo sul proprio corpo fisico. Nel recupero dell’anima, lo sciamano entra in uno stato di trance per riportare indietro parti mancanti dell’anima del cliente. Nella guarigione con le pietre, le pietre sono usate per creare bande di potere intorno all’individuo, per proteggerlo. Queste servono come scudi.

La canalizzazione dello spirito è una delle tecniche più comuni. Si tratta di stabilire una connessione diretta con il mondo degli spiriti e il corpo del cliente. Gli spiriti inviano la loro guarigione attraverso canti compassionevoli. La pipa sacra è usata soprattutto dagli sciamani del Nord America.

Il consumo di alcol, funghi magici e infusi allucinogeni è comune per il raggiungimento dell’estasi per eseguire i loro rituali. Gli sciamani sono vestiti con abiti di pelle animale, accompagnati da un elaborato copricapo e da un tamburo a percussione (o tamburello). Il copricapo è composto da piume di uccelli, e queste danno allo sciamano forza e versatilità. In alcune tradizioni, il copricapo è fatto di corna di cervo.

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Gli sciamani nel mondo

I primi riferimenti dello sciamanesimo in Siberia sono intorno al XIV secolo. Si trattava di una venerazione per tutti gli spiriti, poiché si credeva che tutto nel mondo naturale fosse governato dalla forza dello spirito. Gli sciamani a quei tempi non si limitavano ad essere guaritori, ma assumevano anche altri ruoli come curare le malattie, interpretare i sogni, benedire i bambini appena nati, supervisionare le sepolture e anche servire come ostetriche. Sì, anche le donne potevano essere sciamane. Sono chiamate Shamankas.

L’iniziazione era un processo ereditario attraverso uno dei genitori, o quando l’individuo sentiva una forte chiamata verso il culto e lasciava la società tradizionale per dilettarsi nella pratica. Spesso queste iniziazioni includevano episodi di rinascita, viaggi agli inferi o esperienze fuori dal corpo.

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La ricerca mostra che gli sciamani provenienti dalla Siberia viaggiavano attraverso il ponte di Bering che collegava la Siberia all’Alaska, ed è così che lo sciamanesimo ha raggiunto parti del Nord America, Sud America e Africa. Il ponte di Bering è scomparso 12.000 anni fa a causa dello scioglimento dei ghiacciai artici. Oggi, queste regioni hanno diverse tribù e comunità che continuano a perseverare nella pratica, ognuna con le proprie variazioni e adattamenti.