In economia, la funzione isoelastica di utilità, nota anche come funzione di utilità isoelastica, o funzione di utilità di potenza è usata per esprimere l’utilità in termini di consumo o di qualche altra variabile economica di cui si occupa un decisore. La funzione di utilità isoelastica è un caso speciale di avversione al rischio assoluta iperbolica e allo stesso tempo è l’unica classe di funzioni di utilità con avversione al rischio relativa costante, motivo per cui è anche chiamata funzione di utilità CRRA.
È
u ( c ) = { c 1 – η – 1 1 – η η ≥ 0 , η ≠ 1 ln ( c ) η = 1 {\displaystyle u(c)={begin{caso}{frac {c^{1-\eta }-1}{1-\eta }}&\eta \geq 0,\eta \neq 1\\ln(c)&\eta =1\end{caso}}}
dove c {displaystyle c} è consumo, u ( c ) {displaystyle u(c)} l’utilità associata, e η {displaystyle \eta } è una costante che è positiva per gli agenti avversi al rischio. Poiché i termini costanti additivi nelle funzioni obiettivo non influenzano le decisioni ottimali, il termine -1 nel numeratore può essere, e di solito è, omesso (tranne quando si stabilisce il caso limite di ln ( c ) {\displaystyle \ln(c)} come sotto).
Quando il contesto coinvolge il rischio, la funzione di utilità è vista come una funzione di utilità di von Neumann-Morgenstern, e il parametro η {\displaystyle \eta } è il grado di avversione al rischio relativo.
La funzione di utilità isoelastica è un caso speciale delle funzioni di utilità di avversione al rischio assoluto iperbolico (HARA), ed è usata nelle analisi che includono o meno il rischio sottostante.
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