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(Dalla parola anglosassone spir, che significa “uno stelo” o “germoglio”).

Immagine Una costruzione affusolata a pianta conica, piramidale, ottagonale o esagonale che corona un campanile o una torre, o che sormonta un edificio, e che di solito si sviluppa dal cornicione; spesso trafitto da aperture ornamentali e, dove c’erano costole, arricchito da coppi. A volte una lanterna aperta era interposta tra il campanile, la torre o il tetto e la guglia. Sul continente gli architetti miravano a rendere il campanile e la guglia una cosa sola, fondendoli l’uno nell’altro, mentre in Inghilterra confessavano apertamente che si trattava di una struttura separata, mascherando il suo punto di origine dietro un parapetto liscio o forato, o merlature ornamentali. Una guglia appartiene propriamente all’architettura a punta e quindi non è mai stata pienamente sviluppata se non negli edifici gotici. Già nel XII secolo assunsero diverse forme, e quasi ovunque, dal XIII al XVI secolo, divennero la costruzione terminale di ogni campanile, torre o lanterna di chiesa, e anche di edifici secolari, soprattutto in Germania e Francia. Il loro valore decorativo era molto grande, in particolare nel variare e arricchire la linea del cielo degli edifici che coronavano, e per le numerose variazioni di forme e varietà di tipi impiegati. Queste forme vanno da esempi semplici come quello che sormonta la torre sud della cattedrale di Chartres a quella di Burgos, dove l’intera struttura è un traforo. In Inghilterra le chiese normanne erano senza guglie, ma con l’arrivo del primo inglese furono introdotte quelle corte; il gotico decorato richiedeva guglie molto più alte, e il perpendicolare ancora più alte. Le prime guglie erano generalmente costruite in legno, ed erano sempre così quando l’edificio era coperto in legno.

Queste prime guglie in legno non erano, di regola, molto alte, ma più tardi raggiunsero una maggiore altezza; quella che incoronava la vecchia St. Paul a Londra si dice fosse alta 527 piedi. Le guglie più alte oggi esistenti, come quelle di Salisbury, Coventry e Norwich, sono tutte di pietra. Nell’Inghilterra centrale ce ne sono molte, e infatti ovunque la pietra adatta era facilmente ottenibile. Nel nord dell’Inghilterra, tuttavia, in Scozia e nel Galles, tra le montagne, il campanile a vela prende il posto di una guglia, senza dubbio perché la vasta area delle parrocchie scarsamente popolate rendeva necessario tenere le campane scoperte, in modo che potessero essere più ampiamente sentite. Gli esempi più belli di guglie esistenti si trovano a Chartres, Reims, Laon, Friburgo, Ratisbona, Colonia, Anversa, Vienna, Burgos e Salisbury. Su alcuni di questi edifici ci sono diverse guglie, in molti casi costruite in periodi diversi: la guglia sud di Chartres, che culmina in un pinnacolo a 350 piedi da terra, fu eretta nel 1175, mentre la guglia nord, con il suo apice a 380 piedi da terra, non fu finita fino al 1513. Le cosiddette guglie del Rinascimento e quelle costruite da Sir Christopher Wren non sono vere guglie, ma semplicemente campanili che terminano in una punta.

Fonti

Illustrazione sopra: una guglia della Votivkirche, Vienna Ferstel

A proposito di questa pagina

Citazione APA. Coleman, C. (1912). Guglia. In L’enciclopedia cattolica. New York: Robert Appleton Company. http://www.newadvent.org/cathen/14220a.htm

Citazione MLA. Coleman, Caryl. “Guglia.” L’enciclopedia cattolica. Vol. 14. New York: Robert Appleton Company, 1912. <http://www.newadvent.org/cathen/14220a.htm>.

Transcription. Questo articolo è stato trascritto per New Advent da Michael C. Tinkler.

Approvazione ecclesiastica. Nihil Obstat. 1 luglio 1912. Remy Lafort, S.T.D., Censore. Imprimatur. +John Cardinal Farley, Arcivescovo di New York.

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