Chi è Gimp? È una domanda che si sono posti a lungo i fan di “Pulp Fiction”. Una delle scene simbolo della Palma d’Oro di Quentin Tarantino vede Butch (Bruce Willis) e Marsellus (Ving Rhames) legati e tenuti prigionieri nella cantina del proprietario di un banco dei pegni, Maynard (Duane Whitaker). Il proprietario del negozio è accompagnato dalla sua guardia di sicurezza Zed (Peter Greene) e da Gimp, un personaggio muto vestito dalla testa ai piedi con una tuta di pelle bondage. La sceneggiatura di Tarantino non fornisce alcuna informazione sullo Zoppo, che è il motivo per cui i fan irriducibili di “Pulp Fiction” si sono chiesti a lungo chi sia, da dove venga e cosa gli sia successo dopo che Butch è scappato e lo ha messo fuori combattimento con un pugno.

Un’intervista a Tarantino pubblicata online dalla rivista Empire questo mese risolve il mistero dello Zoppo, poiché il regista risponde a una domanda dei fan sul personaggio: “Non è proprio così nel film, ma nella mia mente quando l’ho scritto, lo zoppo è morto. Butch l’ha steso e poi quando è svenuto si è impiccato. In termini di backstory, era come un autostoppista o qualcuno che hanno raccolto sette anni fa, e lo hanno addestrato in modo che sia la vittima perfetta.”

Lo Zoppo è interpretato da Steve Hibbert, che ha trascorso tre giorni sul set di “Pulp Fiction” in abbigliamento bondage in pelle per girare la memorabile sequenza. L’attore ha parlato con Vulture nel 2014 per celebrare il 20° anniversario di “Pulp Fiction” e ha rivelato che non conosceva la storia di Gimp. Il personaggio emerge da una piccola stanza, una chicca a cui Hibbert si è aggrappato per teorizzare che lo Zoppo non era probabilmente il primo prigioniero di Maynard e Zed. Il fatto di stare in uno spazio ristretto per ore e ore ha influito anche sui movimenti che Hibbert ha dato a Gimp.

” mi ha dato molto poco, in realtà”, ha detto Hibbert. “Lo guardavo e lui alzava le spalle, mi dava un pollice in su ed era tutto. Sul set, non usa un playback, quindi è dietro la telecamera e guarda ciò che la telecamera vede. E sfreccia un po’ per la stanza. E se ha qualche indicazione per l’attore, si avvicina e gliela sussurra.”

Tarantino ha celebrato il 25° anniversario di “Pulp Fiction” nel 2019 tornando a Cannes con “Once Upon a Time in Hollywood”. Leggi l’intervista completa di Tarantino con la rivista Empire qui.

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