Una fontana piena di risorse
La perdita di Stalingrado per l’esercito tedesco avrebbe tagliato tutte le principali linee ferroviarie che rifornivano il resto dell’Unione Sovietica non solo di attrezzature militari ma anche di altre necessità comuni. Questo significherebbe anche l’interruzione del traffico fluviale del Volga, una via di trasporto vitale che era la linea principale di trasporto del petrolio e dei materiali in prestito dal resto dell’Unione Sovietica. Il trasporto aereo sarebbe stato inutile in quanto la regione del Caucaso era invasa da due eserciti tedeschi e un esercito rumeno con armamenti antiaerei fortificati.
Posizione difensiva strategica
Il fiume Don intorno a Stalingrado offriva la perfetta roccaforte difensiva contro gli eserciti dell’Asse. L’esercito tedesco era solo spaventato da quanto sarebbe stato pericoloso prendere Stalingrado, a causa della struttura della regione, la loro tattica Blitzkrieg non avrebbe funzionato molto bene. Allo stesso tempo, i tedeschi sapevano che questa sarebbe stata la città più fortificata e protetta dell’Unione Sovietica. Il Don era a sessanta chilometri da Stalingrado. Non c’era modo di aggirarlo, quindi costruire un ponte sarebbe stata l’unica soluzione.
Nell’estate del 1942, i tedeschi iniziarono la costruzione dei ponti sul Don. L’esercito tedesco aveva un punto debole aperto perché sapeva che l’Armata Rossa poteva iniziare una forte offensiva e anche se avessero distrutto l’offensiva, le fabbriche che rifornivano l’Armata Rossa erano a soli 40 chilometri di distanza. L’esercito tedesco sapeva che in qualsiasi modo avrebbe cercato di avvicinarsi a Stalingrado, avrebbe dovuto affrontare pesanti perdite.
Prendendo in considerazione tutti questi fattori, Stalingrado era di grande importanza per l’Unione Sovietica e altamente desiderata dai tedeschi. Dagli eventi che seguirono a svolgersi, Stalingrado non valeva il rischio militare che i tedeschi hanno corso nel tentativo di impadronirsi della città. Giustificando che Stalingrado ha prosciugato l’esercito tedesco al punto che hanno dovuto ritirarsi per la prima volta.
Tuttavia, l’importanza di Stalingrado per l’Unione Sovietica non stava nella potenza industriale, nelle vie di trasporto o nell’eccellente posizione difensiva che offriva, ma per il nome che portava. A questo punto, la popolazione sovietica era così indottrinata dal comunismo che Joseph Stalin, il leader dell’Unione Sovietica, era la risorsa più importante che avevano e potevano difendere.
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