Il 12 aprile 1955, dopo l’annuncio del successo della sperimentazione del vaccino antipolio, i Cutter Laboratories divennero una delle diverse aziende a cui fu raccomandato di ricevere una licenza dal governo degli Stati Uniti per produrre il vaccino antipolio di Salk. In previsione della domanda di vaccino, le aziende avevano già prodotto scorte del vaccino e queste furono rilasciate una volta firmate le licenze.

In quello che divenne noto come l’incidente Cutter, alcuni lotti del vaccino Cutter – nonostante il superamento dei test di sicurezza richiesti – contenevano il virus vivo della polio in quello che doveva essere un vaccino a virus inattivo. Cutter ha ritirato il suo vaccino dal mercato il 27 aprile dopo che sono stati segnalati casi associati al vaccino.

L’errore ha prodotto 120.000 dosi di vaccino antipolio che conteneva il virus vivo della polio. Dei bambini che ricevettero il vaccino, 40.000 svilupparono la poliomielite abortiva (una forma della malattia che non coinvolge il sistema nervoso centrale), 56 svilupparono la poliomielite paralitica e di questi, cinque bambini morirono di polio. Le esposizioni portarono ad un’epidemia di poliomielite nelle famiglie e nelle comunità dei bambini colpiti, con il risultato di altre 113 persone paralizzate e 5 morti. Il direttore dell’istituto di microbiologia perse il suo lavoro, così come l’equivalente dell’assistente segretario per la salute. Il segretario della Sanità, dell’Educazione e del Welfare Oveta Culp Hobby si dimise. Il dottor William H. Sebrell, Jr, il direttore del NIH, si dimise.

Il generale Scheele mandò i dottori William Tripp e Karl Habel del NIH per ispezionare le strutture di Cutter a Berkeley, interrogare i lavoratori ed esaminare i registri. Dopo un’indagine approfondita, non trovarono nulla di sbagliato nei metodi di produzione di Cutter. Un’udienza del Congresso nel giugno 1955 concluse che il problema era principalmente la mancanza di controllo da parte del NIH Laboratory of Biologics Control (e la sua eccessiva fiducia nei rapporti della National Foundation for Infantile Paralysis).

Negli anni successivi furono intentate diverse cause civili contro i Cutter Laboratories, la prima delle quali fu Gottsdanker contro Cutter Laboratories. La giuria trovò Cutter non negligente, ma responsabile per la violazione della garanzia implicita, e assegnò ai querelanti danni monetari. Questo stabilì un precedente per le cause successive. Tutte e cinque le aziende che produssero il vaccino Salk nel 1955 – Eli Lilly, Parke-Davis, Wyeth, Pitman-Moore e Cutter – ebbero difficoltà a inattivare completamente il virus della polio. Tre aziende diverse da Cutter furono citate in giudizio, ma le cause furono risolte in via extragiudiziale.

L’incidente Cutter fu uno dei peggiori disastri farmaceutici della storia degli Stati Uniti, ed espose diverse migliaia di bambini al virus vivo della polio durante la vaccinazione. Il NIH Laboratory of Biologics Control, che aveva certificato il vaccino antipolio Cutter, aveva ricevuto preavvisi di problemi: nel 1954, il membro dello staff Dr. Bernice Eddy aveva riferito ai suoi superiori che alcune scimmie inoculate erano rimaste paralizzate e fornito fotografie. William Sebrell, il direttore del NIH, respinse il rapporto.