Abstract

In 500 procedure consecutive di angioplastica coronarica elettiva tentata in un centro con un successo primario dell’86%, una o più complicazioni acute importanti si sono verificate in 34 casi (6,8%). Ventiquattro pazienti (4,8%) hanno subito un infarto miocardico acuto (in sei questo è avvenuto nonostante un intervento di bypass coronarico di emergenza) e due pazienti (0,4%) hanno avuto un bypass coronarico di emergenza senza infarto miocardico. La fibrillazione ventricolare è stata una complicazione senza sequele in cinque pazienti (1,0%); un paziente (0,2%) è morto a causa della fibrillazione ventricolare refrattaria e della conseguente dissociazione elettromeccanica. La rottura “benigna” dell’arteria coronaria si è verificata in un paziente (0,2%) e un paziente (0,2%) ha subito un intervento chirurgico coronarico elettivo per recuperare la punta di un filo guida rotto dopo un’angioplastica altrimenti riuscita. Nonostante una bassa mortalità, l’angioplastica coronarica è associata a complicazioni maggiori in circa una procedura su 14; la complicazione è di solito l’infarto miocardico acuto causato dall’occlusione del vaso.