Bandiera del Rajput
Prima delle invasioni musulmane del nord dell’India nell’undicesimo secolo, il Rajputana era governato da un certo numero di dinastie locali, capo di queste erano i Gurjara Pratiharas, che governavano a Kanauj; i Paramaras di Malwa; i Chauhans di Ajmer; i Bamraulia di Dholpur i Chaulukya (Solankis) di Anhilwara nel Gujarat; i Guhilots con i Sisodia di Udaipur (Mewar); i Rathores di Marwar (Jodhpur); e il clan Kachwaha di Jaipur. I Rathore, Chauhan, Sisodia e Kachwahas governarono fino all’indipendenza dell’India. Queste dinastie Rajput furono gradualmente soppiantate o subordinate dagli invasori musulmani dell’XI secolo e indebolite dalle faide interne. All’inizio del XVI secolo il potere Rajput cominciò a rinascere, solo per essere rovesciato da Babur, fondatore dell’impero Mughal a Fatehpur Sikri nel 1527. I clan furono infine conquistati, soggiogati o conciliati da Akbar, ad eccezione del lontano clan Sisodia, che però si sottomise a Jahangir nel 1616. Dall’adesione di Jahangir alla morte di Aurangzeb nel 1707, un periodo di 100 anni, la maggior parte dell’India del Nord fu sotto il controllo Mughal, anche se alcuni stati si ribellarono come il Bundelas contro Shah Jahan, Mewar e Marwar contro Aurangzeb. Nel 16° secolo il potere dei Jat aumentò e combatterono contro Aurangzeb nella battaglia di Tilpat, dopo la morte di Gokula Singh Raja Ram Jat saccheggiò la tomba di Akbar e riesumò le ossa di Akbar e le bruciò. La morte di Aurangzeb, l’invasione dei Maratha e Nader Shah dell’Iran portarono ad una triplice alleanza tra i tre principali capi Rajput, che la gelosia interna indebolì a tal punto che i Maratha, chiamati in aiuto dai Rathor, presero possesso di Ajmer verso il 1756. Alla fine del secolo quasi tutto il Rajputana orientale era stato virtualmente sottomesso dai Maratha. La Seconda Guerra Anglo-Maratha distrasse i Maratha dal 1807 al 1809, ma in seguito la dominazione Maratha del Rajputana riprese. Nel 1817 gli inglesi entrarono in guerra con i Pindari, razziatori che si trovavano in territorio Maratha, che divenne rapidamente la Terza guerra anglo-maratha, e il governo britannico offrì la sua protezione ai governanti Rajput dai Pindari e dai Maratha. I Pindari furono sconfitti, e l’avventuriero afgano Amir Khan si sottomise e firmò un trattato con gli inglesi, facendolo diventare il sovrano di Tonk. Entro la fine del 1818 trattati simili erano stati eseguiti tra gli altri stati Rajput e la Gran Bretagna. Il sovrano Maratha Sindhia di Gwalior cedette il distretto di Ajmer-Merwara agli inglesi, e l’influenza Maratha nel Rajasthan ebbe fine. La maggior parte dei principi Jat e Rajput rimasero fedeli alla Gran Bretagna nella Rivolta del 1857, e pochi cambiamenti politici furono fatti in Rajputana fino all’indipendenza indiana nel 1947.
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